Il CeNASS pubblica i propri lavori e quello realizzati in collaborazione con altri centri studi e partner in diverse edizioni e collane.
Per richiedere una copia di una pubblicazione indirizzare una mail con la propria richiesta la seguente indirizzo info@cenass.net e sarete presto contattati.
In questa pagina un elenco delle pubblicazioni disponibili.
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AUTORI VARI
Mercati insicuri. Il commercio internazionale tra conflitit, pirateria e sanzioni Aracne - Collana Confinis, a cura di Paolo Quercia. Con una presentazione di Aldo Minucci e una prefazione di Mario Emanuele Maiolini. ISBN 978-88-548-7320-9 Pagine 188. Per la sua quarta pubblicazione il CeNASS ha aperto una collana di geopolitica con la casa editirce ARACNE, denominata Confinis, Collana di studi strategici e geopolitici per l'Estero Vicino. Il primo volume della Collana, Mercati Insicuri: il commercio internazionale tra conflitti, pirateria e sanzioni è frutto di una collaborazione con ANIA, l'associazione fra le imprese assicuratrici e affronta da un punto di vista strategico e giuridico tra fattispecie molte di verse che rappresentano, tuttavia, un ostacolo al commercio internazionale: le guerre, gli atti di pirateria, i regimi di sanzioni economici internazionali. Al volume, frutto di un approccio multidiscilplinare, hanno contributo: Fausto Bilosalvo, Francesco Maria di MAjo, Paolo Lovatti, Mario Emanuele Maiolini, Rioccardo Morgante, Claudio Perrella, Paolo Quercia, Lorenzo Striuli. |
LA PRIMAVERA DEI FRATELLI
Le trasformazioni politiche del movimento dei Fratelli Mussulmani e la "primavera araba". Autore : Sergio Bianchi. Con una introduzione dell'Amb. Mario Maiolini, una prefazione dell'Amb. Domenico Giorgio e una prefazione di Paolo Quercia. Pagine 119. Edizioni Strategitaly ISBN 978-99-90641725 La terza pubblicazione del CeNASS è dell'Aprile 2012 e rappresenta un lavoro di analisi fatto dall'arabista Sergio Bianchi, che studia l'ascesa del movimento dei Fratelli Mussulmani in Egitto nel 2011 utilizzando la categoria del populismo islamico. Dalla prefazione dell'Amb. Domenico Giorgi "L'impostazione del libro è coraggiosa, perchè priva di pregiudizi rispetto alla questione politicamente ultra-sensibile delle comunità islamiche espatriate in Occidente. Da un lato viene riconosciuto come la terza generazione dei Fratelli Mussulmani, quella che oggi guida i "partiti", negli anni Ottanta e Novanta, a contatto con le democrazie occidentali, abbia sviluppato una nuova linea politica ed elaborato una concezione innovativa e "islamica", che li distingue nettamente dai movimenti estremisti, in particolare quelli qaedisti e salafiti. Dall'altro non ne vengono sottaciute alcune ambiguità, riconducibili alla natura populista e alla mancanza di un'articolata dottrina dello Stato". |
Dalla premessa di Paolo Quercia
"Sessant'anni dopo l'uccisione di Hassan al-Banna, il fondatore dei Fratelli Mussulmani, la question che più travaglia e divide la Fratellanza è ancora quella di trovare il difficile punto di equilibrio tra l'anacronistico ritorno all'Islam originario proposto dai Salafiti e un mai attecchito modernismo islamico che è rimasto marginale ed elitario anche nelle componenti intellettuali più aperte della società mussulmana. E' una sfida nel cuore dell'Islam, il cui esito influenzerà anche molti degli equilibri geopolitici del nuovo Medio Oriente post-rivolte arabe e che riguarda da vicino anche il futuro del fianco meridionale dell'Unione Europea. Ed il risultato è tutt'altro che prevedibile"
"Sessant'anni dopo l'uccisione di Hassan al-Banna, il fondatore dei Fratelli Mussulmani, la question che più travaglia e divide la Fratellanza è ancora quella di trovare il difficile punto di equilibrio tra l'anacronistico ritorno all'Islam originario proposto dai Salafiti e un mai attecchito modernismo islamico che è rimasto marginale ed elitario anche nelle componenti intellettuali più aperte della società mussulmana. E' una sfida nel cuore dell'Islam, il cui esito influenzerà anche molti degli equilibri geopolitici del nuovo Medio Oriente post-rivolte arabe e che riguarda da vicino anche il futuro del fianco meridionale dell'Unione Europea. Ed il risultato è tutt'altro che prevedibile"
LE SORPRESE INATTESE DELLA PRIMAVERA ARABA
I mutamenti n Egitto ed Itan e lo stallo siriano Autore : Amb. Mario Emanuele Maiolini. Con una introduzione di Paolo Quercia. Settembre 2013. CeNASS Tabulae . Serie "I cambiamenti nell'estero vicino italiano". Pagine 38. La seconda pubblicazione del CeNASS è un agile paper dell'Ambasciatore Mario Emanuele Maiolini che fa il punto sulle conseguenze inattese delle primavere arabe, in particolare per quanto riguarda Egitto, Iran e Siria. Un lavoro che oltre a commentare i fatti salienti del 2013 nel Medio Oriente, anticipa i cambiamenti nella postura politica americana, gli esiti del negoziato nucleare con l'Iran e cerca di intravedere spazi per l'azione politica dell'Italia. Tutto ciò sullo sfondo del discorso del presidente americano Obama al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2013, il quinto della sua presidenza. Un discorso per certi versi innovativo, che nell'introduzione al volume viene segnalato come un discorso di svolto, anticipatore di un ritorno neo-realista per la politica estera americana. |
L'INTERESSE NAZIONALE 3.0
La necessità di un nuovo dibattito tra crisi europea e mondo post-globale Autore: Paolo Quercia Tabula 1 /Marzo 2013. Pag. 44. La prima pubblicazione del CeNASS è un paper di Paolo Quercia, dedicato ad una breve analisi del concetto di interesse nazionale nel contesto attuale. L'autore riepiloga brevemente i due precedenti accenni di dibattito sul tema dell'interesse nazionale che vi sono stati in Italia quello post 1945 e quello post 1989 indicandone le peculiarità e le motivazioni storiche. Sostiene quindi che i cambiamenti del sistema internazionale sono divenuti così profondi e strutturati che difficilmente si potrà trovare il bando della matassa della politica estera e della sicurezzza nazionale italiana senza ridefinire - nel nuovo contesto attuale - significato e portata degli interessi nazionali. Nel paper l'autore evidenzia anche le peculiarità del nuovo sistema, che identifica in un fondersi della crisi europea con la ristrutturazione del mondo post-globale. L'autore intravede un terzo momento - che definisce 3.0 - dopo quello post bellico (1.0) e dopo quello post crollo del muro di Berlino (2.0), in cui gli italiani dovrebbero sentire il bisogno di riflettere sui propri interessi comuni e giungere ad una ridefinzione dei prinicipi della propria azione internaionale. Con un velo di pessimismo rispetto alla possibilità che politici, opinion makers, intellettuali, decisori colgano questa esigenza e sopratutto sappiano realizzarla, l'autore introduce una inedita categoria di interesse nazionale, quello che passa per la volontà e l'interesse dell'individuo, considerato ugualmente detentore del interesse nazionale al pari dello Stato sovrano e dei suoi elitari addetti ai lavori. Senza dare risposte, l'autore lascia aperto il ragionamento attorno al problema della necessità di liberalizzare l'interesse nazionale, facendone una categoria più partecipata, punto d'equilibrio tra gli interessi dell'individuo cittadino e quelli dello Stato sovrano. |
"L'Italia deve affrontare un nuovo dibattito sul tema degli interessi nazionali nell'attuale fase che vede la crisi italiana dispiegarsi sullo sfondo di quella europea e della ristrutturazione di un sistema internazionale post-globale".
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